Le Madonne in terracotta di Nocella – La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare – Nicolino Farina

“Le Madonne in terracotta di Nocella – La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare”.
Mostra al museo Archeologico Nazionale di Campli e pubblicazione di Nicolino Farina.

La programmazione della mostra da realizzare nella sala espositiva di piano terra del Museo Archeologico Nazionale di Campli, in occasione della “Giornata Nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico e del Restauro”indetta dal MiBAT in data 7 dicembre 2014, è maturata nell’ambito dello studio per la pubblicazione intitolata “Le Madonne in terracotta di Nocella – La scuola di scultura figura tra arte e devozione popolare”, a firma di Nicolino Farina, edita da Artemia Edizioni di Mosciano S. Angelo (TE).

La pubblicazione avrà un’anteprima nell’ambito dell’inaugurazione della mostra di domenica 7 dicembre alle ore 11,00. La stessa mostra ha il titolo del libro.

La pubblicazione, individuando e catalogando tutte le statue attribuibili alla scuola di Nocella e ponendo particolare attenzione allo studio della tecnica realizzativa e del senso artistico, contribuisce a qualificare il territorio e restituire alla collettività un importante tassello di storia teramana e abruzzese.
La pubblicazione ripercorre l’intero excursus dell’anticascuola figula del borgo camplese, approfondendo un argomento finora trattato solo marginalmente e nella realtà del tutto inedito, contribuendo a impreziosire il patrimonio ecclesiale della Diocesi di Teramo-Atri, restituendo così alla teramanità e alla cultura italiana, uno spaccato d’arte abruzzese che testimonia una grande devozione popolare.
Fin dal medioevo Nocella sviluppa un’importante produzione di terracotta, realizzando soprattutto rinomate stoviglie, fregi,decori e bassorilievi di utilizzo architettonico. Ma è solo alla fine del Quattrocento,con l’avvento della scuola, avviata dallo scultore Silvestro dell’Aquila, che a Nocella si comincia a sviluppare una produzione statuaria in terracotta, di cui costituiscono un primo esempio le statue del Presepe monumentale. Numerose sono le statue che si possono contare nel circondario di Campli, ma anche tra i comuni di Teramo, Castelli, Civitella, Colledara, Controguerra, Corropoli,Crognaleto, Nereto, Rocca Santa Maria, Torano Nuovo, Tortoreto, Tossicia e Valle Castellana.
La pubblicazione è patrocinata del Vescovo di Teramo e Atri e dall’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche.
Media parter L & L Comunicazione.

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